VERSO NIKA’
Performance di suoni, forme, colori e voci che
ripercorrono il tema della migrazione
Prima assoluta agosto 2018 Pantelleria

Progetto e ideazione artistica Karin Eggers, Esther Flückiger, Susana Talayero
Musica acustica e elettronica, pianoforte e sculture sonore Esther Flückiger
Installazione e sculture sonore Karin Eggers
Intervento con pitture Susana Talayero
Voce recitante Gianni Bernardo
Testi Toni Maraini
Regia del suono Pietro Scialanga
Assistenza speciale Luigi Dello Iacono
Produzione AGON
Organizzazione Comune di Pantelleria

Verso Nikà è un progetto di creazione artistica che nasce dall’amicizia e dalla collaborazione fra tre artiste di nazionalità diverse, che hanno in comune l’Italia come terra di formazione e sviluppo del proprio percorso lavorativo e umano.Pantelleria è il luogo scelto per questo evento, non solo per la posizione geografica dell’isola, ma anche per il forte coinvolgimento di Karin Eggers con il luogo e il suo territorio.
L’evento propone uno sguardo multiplo, aperto a riflessioni anticonvenzionali, sul complesso tema della migrazione.
Pantelleria si trova al centro del Mediterraneo, fra Europo e Africa, da millenni luogo d’incrocio di culture, di transito di commercio, punto d’incontro fra nazioni. Ma Pantelleria è anche tristamente nota, come altre isole siciliane, in quanto simbolo dell’approdo di barconi carichi di anime in fuga dai loro inferni.
Nikà è una di queste baie che guarda l’Africa ed è stato per tanti uno dei primi scogli a cui aggrapparsi con la speranza di sopravvivere.
Verso Nikà si anima su una barca – scultura arrenatasi su uno scoglio all’entrata del porto di Pantelleria, mantenuta in bilico da tre sculture sonore, i migranti, figure antropomorfe, ispirate al mitico ucello africano, “Calao” di Karin Eggers.
In mezzo alle aspre rocce e sospesa sull’acqua, a prua della barca – altalena, Esther Flückiger esegue le musiche acustiche da lei create per l’evento con molteplici strumenti, dal pianoforte alle sculture sonore in dialogo con le sue composizioni elettroniche.
Susana Talayero propone un intervento con dipinti di scorci di vele, alcuni dei quali collegati ai testi de “L’ultimo tè a Marrakesh” di Toni Maraini, che ripercorre il tema della migrazione.
Frammenti dello stesso testo vengono letti da Gianni Bernardo, mentre voci in lingue di tutto il mondo e suoni della vita quotidiana si diffondono da altoparlanti.
Le parole diventano musica con le sonorità della natura circostante: una communicazione immenso tra pensiero e libertà, un viaggio che riflette la situazione tragica della migrazione tra i due continenti.
Link Video:
Trailer 3'
https://www.youtube.com/watch?v=eWY0FfbrSxQ
Version Film 41’
https://www.youtube.com/watch?v=PC8hsNFyB-I
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